Cito una frase scritta da Pousinha in un altro topic:
CITAZIONE (Pousinha @ 25/1/2024, 15:12)
Purtroppo c'è da considerare, tra l'altro, che in Italia le innovazioni non prosperano. Manca del tutto il terreno fertile
Molto interessante questo aspetto. Anni fa, sul forum di Davide P. Forumguadagno.it lamentavo il fatto che gli italiani
in generale fossero apatici nei confronti del guadagno online. "In generale" sottintende non tutti. Considerano il guadagno online una colossale perdita di tempo. Io credo che questo sia prima di tutto un fattore culturale. Perché le innovazioni in Italia non prosperano, o iniziano a prosperare solo dopo anni? L'italiano medio guarda sempre con estrema diffidenza qualcosa che non conosce. Tanti anni fa vendevo qui in Sardegna i magneti pubblicitari, un prodotto assolutamente innovativo (da noi, perché in America esiste dagli anni '60). Ora, qui nessuno aveva mai visto un magnete pubblicitario da frigo, un simpatico gadget colorato e sagomato con il marchio dell'azienda. Non vi dico la fatica che ho fatto per farlo conoscere in giro. La gente proprio non riusciva a capirne l'utilità e la differenza da un normale biglietto da visita! Solo qualcuno, evidentemente un pochino più aperto alle novità e intuitivo, lo comprava al volo. Quando l'idea ha iniziato a decollare? Indovinate? Solo quando tanti hanno iniziato a comprarli e diffonderli, cioè quando è diventata una moda. In altre parole, il commerciante X vedeva che il commerciante Y lo aveva diffuso e allora, per non restare indietro e sfigurare, lo comprava anche lui. Emulazione. Questa è la mentalità degli italiani.
Perciò, quando e perché qui in Italia una innovazione prospera? Viene accolta solo quando tante pecore le vanno dietro e quindi altre pecore si uniscono al gregge. Poi, che l'innovazione sia effettivamente utile o vantaggiosa, questo ha poca importanza. Deve essere cool, andare di moda.
Qui a Sassari vengono aperti molti bar e locali. Succede che apre un nuovo locale e tutti vanno lì. Il locale ha il suo momento di gloria per qualche anno. Poi ne apre un altro ancora più figo e tecnologico, e tutti vanno lì perché va di moda quello. E nel frattempo l'altro chiude. E così via, all'infinito. Non si va nel locale perché piace ma perché la gente va lì. Emulazione.
Passiamo ora al guadagno online. Chi promuove i siti di guadagno sa molto bene che solo pochissimi affiliati faranno un buon lavoro, mentre tutti gli altri faranno qualcosina per poi abbandonare. Questo perché l'idea dei microguadagni non piace. Ma è una mentalità sbagliata. Bisogna pensare che proprio quei microguadagni, giorno dopo giorno formeranno un bel gruzzolo e ti permetteranno di pagarti qualche bolletta, o magari comprarti un nuovo smartphone o qualche altra cosa utile. Manca proprio la capacità di guardare lontano, la lungimiranza. L'italiano medio vive alla giornata, non pensa ad accumulare. Si chiede: «Quanto mi farà guadagnare questo sito OGGI?». Non pensa al domani, non gli interessa. Ecco, questo è proprio un blocco mentale tipico di questo popolo. Invece è importante pianificare, vedere quella goccia come una delle tantissime che prima o poi riempiranno il vaso. E comunque, non stai zappando, non stai lavorando in cantiere dove ti spezzi la schiena: sei seduto al PC o tappando con lo smarthone, quindi nulla di gravoso o difficile. Ecco perché, cara Pousinha, non c'è terreno fertile! Tutti vogliono tutto e subito.
Triste poi vedere che le stesse persone che snobbano siti di guadagno meritori stanno tutto il giorno al telefono chattando o guardando video: parte di quel tempo lo avrebbero potuto spendere per guadagnare. Penso comunque che la disaffezione ci sia un po' in tutti i campi dela vita, non soltanto nei siti di guadagno. Anche su Guadagna.net, ad esempio, anni fa vedevo molto più movimento, mentre recentemente ho notato che scrivevano i soliti. Quanti utenti davvero attivi ed entusiasti si potevano contare? Facciamo una decina o al massimo una ventina? «E ho detto tutto», come diceva Peppino De Filippo.